Un mondo migliore. Come?

Qualche volta capita di chiedersi: cosa si può fare per avere un mondo migliore?

Una risposta sensata sembra essere: per avere un mondo migliore, bisogna costruirlo.

Come lo si può costruire?

Lo si può costruire con le azioni, con l’impegno, intervenendo nella realtà: a volte amando, a volte pensando, a volte costruendo, a volte lottando. Piano, lentamente, ma inesorabilmente.

Queste azioni non devono essere casuali, ma devono avere come obiettivo quello di migliorare il mondo.

Quindi, prima di agire, bisogna riflettere. Bisogna interrogarsi, per capire cosa bisogna fare, come occorre intervenire.

A volte è facile, o almeno appare facile, darsi delle risposte, ma spesso non è così. In questi casi bisogna riflettere a fondo, senza lasciarsi trascinare dall’impulsività.

A volte ci verrebbe spontaneo reagire in un certo modo a certe situazioni, quando spesso questa spontaneità è nociva. Perchè la reazione più immediata è quella che gratifica il proprio io. Faccio un esempio: se qualcuno offende, si comporta male, si è portati a reagire in modo tale da rafforzare il solco che divide, e ciò non è bene. La persona grande di animo e di spirito cerca di avvicinarsi agli altri, anche quando questo implica una rinuncia per il proprio ego. La persona grande di spirito, a costo di soffrire, cerca sempre di avvicinarsi al prossimo, perchè l’amicizia è ricchezza, perchè così si potrà costruire qualcosa di migliore.

La situazione è abbastanza complessa, perchè la risposta non deve neanche essere tale da mortificare il proprio io. Bisogna tendere verso una situazione in cui il mondo esterno, con tutti i suoi attori, non è in grado di mortificare il proprio io, in nessun caso; in una tale situazione sarebbe possibile rispondere sempre nel modo più giusto e corretto, nel modo più appropriato per migliorare la realtà. Per raggiungere questa condizione di invulnerabilità, è necessario un cammino lungo e faticoso, ma la meta che si consegue è di migliorare se stessi ed essere pronti a fare qualcosa per cambiare il mondo.

Grande non è colui che dice “occhio per occhio, dente per dente”. Grande è colui che è capace di convertire il male in bene, colui che trasforma in positivo. Il primo atteggiamento è da tutti, il secondo da pochi. Questo non vuol dire che bisogna essere buonisti in ogni circostanza. Per fare un esempio estremo si può dire che probabilmente i metodi di Gandhi non potevano essere utilizzati contro Hitler, e a volte essere buoni ad ogni costo produce effetti negativi, quando certi gesti non vengono compresi. Ma a volte un gesto buono può produrre degli effetti positivi, e in questi casi bisogna sforzarsi di agire come suggerisce la razionalità.

Cambiare il mondo è difficilissimo, anche sforzarsi di cambiarlo è difficile, ma è un obiettivo elevato.

A volte ci si chiede anche se con il passare dei secoli le cose siano migliorate, oppure no. E’ una domanda difficile, però possiamo considerare che forse diecimila anni fa il concetto di fratellanza, l’idea di fare del bene, di migliorare il mondo, non erano nella testa di nessuno. Ora non solo queste idee sono nella testa di alcuni, ma addirittura sembra esserci una ampia condivisione di questi concetti.

Questo, forse, può darci qualche speranza.

Un mondo migliore. Come?ultima modifica: 2010-01-01T16:14:00+01:00da oivalf1
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8 pensieri su “Un mondo migliore. Come?

  1. Salve, sono Max pensionato (classe 1936!). Condivido in pieno la tua riflessione (Un mondo migliore. Come?). Fra l’altro sono capitato sul tuo blog inserendo le parole “costruire un mondo migliore” fra virgolette su Google. Hai perfettamente ragione dobbiamo avvicinarci “agli altri, al prossimo…così si potrà costruire qualche cosa di migliore”. Sì, ma COME? secondo me facendo proposte utili. Personalmente continuo a mandare in giro messaggi propositivi… senza mai un riscontro da parte di nessuno. Esempio il seguente inviato ai primi di novembre (2009) a vari giornali locali in Italia. Forse sarai tu l’eccezione che conferma la regola?! P.f. mandami una mail in quanto faccio fatica a spaziare fra i blog. Ecco il testo del messaggio in questione:
    “Un caso emblematico che potrebbe succedere anche nella vostra provincia: Diversi giornali locali di Lombardia hanno diffuso recentemente una notizia riguardante certo Lino Fioroni, 66enne di Fara Gera D’Adda (BG), ex-agente di commercio, pensionato con pensione minima, il quale si è offerto come vice nonno a pagamento. Ha affisso annunci in tal senso nei bar e nei negozi del paese, ma purtroppo non ha avuto risposte. La stessa notizia l’ho sentita anche alla televisione il 30 ottobre mattino sul canale 7Gold.
    Di situazioni analoghe ce ne sono sicuramente molte, ci sono tante risorse umane ma spesso rimangono nascoste! Per farle conoscere, servirebbe forse, in ogni paese, in ogni quartiere cittadino, un’apposita piattaforma contatti al fine di facilitare l’incontro fra domanda e offerta riguardo alle necessità della quotidianità: quelle che non interessano e non interesseranno mai i canali commerciali. L’ideale sarebbe un sito web per ogni comprensorio, richiamato costantemente all’attenzione del pubblico da un brevissimo cenno sulla stampa locale (magari anche sul vostro Quotidiano). Ma soprattutto la voce di una persona in carne ed ossa, pratica della realtà del posto, per rispondere alle telefonate, indirizzare gli interessati…
    Ecco che allora, oltre al vice nonno, si potrebbero far avanti tanti altri: La signora che aggiusta i vestiti, il tuttofare che ripara gli oggetti di casa, la segretaria capace di scrivere; la persona di fiducia che cura le piante e si occupa del gatto in caso di assenza dei padroni; il giovane che aiuta per il computer oppure per una ricerca su internet; la vicina che si alterna per ritirare i figli da scuola; il vicino automunito per andare insieme a lavorare; il commerciale in grado di procurare pezzi di ricambio altrimenti introvabili; il gruppo di amici che ricicla l’usato; l’ingegnere che valuta progetti innovativi; il coltivatore di piante rare ma utili; l’arrotino o altro esponente delle arti e mestieri; il titolare di partita IVA che vuol valorizzare la propria esperienza…
    Naturalmente la piattaforma servirebbe anche a fini di socialità: per le amiche che si vogliono trovare per giocare a Mah-Jong oppure per chi organizza viaggi culturali o anche gite per andar a comprare la frutta-verdura fuori città, direttamente dal produttore. Senza dimenticare le biblioteche per lo scambio di libri nonché gli amici della natura disponibili per andare a pulire boschi e corsi d’acqua…
    Chi vuol saperne di più o ha idee in proposito può inviare una mail a mmrams@bluewin.ch.
    L’amico degli over 50″
    Ciao

  2. Ciao Max,
    mi permetto di darti del tu, se per te va bene, anche se sono un pò più giovane (sono nato nel ‘ 61).
    Anzitutto grazie per il tuo commento. Le tue idee sembrano interessanti. Purtroppo, come ben sai, uno dei problemi fondamentali è proprio quello di realizzare e portare all’attenzione le idee che lo meritano. Einstein diceva che uno dei problemi fondamentali dell’umanità è quello di dare il potere alle persone giuste, a coloro, cioè, che lo utilizzerebbero per realizzare il bene comune. E così, tante persone che potenzialmente potrebbero fare molto di più, sono costrette ad operare in contesti limitati, e ad agire “nel loro piccolo”. Molti che potrebbero fare tanto, sapendo come “girano” le cose, preferiscono rimanersene in disparte, piuttosto che intervenire sapendo di andare incontro solo a problemi e delusioni. Ma non scoraggiamoci, aspirare ad un mondo diverso e migliore nobilita l’animo e gratifica; aspirare al cambiamento e lottare per realizzarlo aiuta a stare meglio, e prima o poi il nostro sentiero diventerà una bella strada; l’importante, nel frattempo, è vivere con gioia, quando le circostanze ce lo permettono, apprezzando le cose meravigliose di questo mondo, quelle cose che possiamo valorizzare usufruendone e proponendole a chi ha la sensibilità per apprezzarle.
    Un saluto

  3. Caro Flavio, il mondo è migliore di quanto sembri, infatti tanta gente come noi continua a reagire alle storture. L’unico inconveniente è che interagire con questa società porta via tante energie, e ormai la carica è in esaurimento. Spero tanto nei “giovani”, che dopo aver sbattuto il grugno contro la realtà si rialzino e combattano anche per noi.. Un augurio di serenità, Anna

  4. TEAMFORCE “for a better world” è una idea di business che stiamo coltivando con alcuni amici imprenditori per costruire un modo nuovo di fare impresa in amicizia e con grande fiducia che nasce dall’avere aderito fattivamente ad una medesima scala di valori che vuole rimettere l’uomo prima del profitto.
    maggiori informazioni al sito in costruzione http://www.teamforce.it

  5. Caro Oivalf, che bello riprendere i contatti. Il tuo post mi ha ricordato cose estremamente importanti, che magari uno pensa di possedere e invece non ha più soffermato su di esse il pensiero e la volontà e così la loro efficacia ne viene compromessa. E’ proprio vero che cambiare il mondo è difficilissimo, come tu scrivi, e inoltre bisogna fare attenzione, come sempre dici tu, a non mortificare la propria persona, però è l’obiettivo che ci si deve proporre.
    Grazie del libro che mi hai segnalato: me lo procurerò
    Tutti gli auguri più belli possibile
    Antonio.

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